Quando mi è stato chiesto di recensire “Le poesie sono alberi”, una raccolta di poesie, ho detto subito sì. Sin da piccola ho amato le poesie, io ero quella che le imparava e non le dimenticava più.
“Chi vuol capire la poesia entri nel suo paese,
chi vuol capire il poeta entri nella sua terra”
(W.J. Goethe)
Leggere poesie è un dono che puoi fare innanzitutto a te stesso.
Le poesie ci permettono di entrare attraverso una porta che si affaccia sul mondo, è un contatto diretto con la nostra anima, con la natura, con ciò che non sempre emerge ma resta nel profondo e il poeta è colui che da un cilindro farà uscire pian piano con delicatezza o con forza prepotente “parole” non dette o solo sussurrate, darà nuova luce, le cullerà, le odierà, le getterà al vento affinché possano giungere a chi legge.
Ho aperto questa porta e ho lasciato che tutte le parole fossero assorbite dalla mia anima: ho respirato dolci profumi, ho immaginato mura bianche di case del sud, ho respirato l’odore del mare, ho lasciato che le parole di Giusy Del Vento sfiorassero ogni senso.
“Nelle notti di Luna
quando ogni cosa è infusa di bagliore
si odono strani suoni melodie, sussurrate nei giardini.
A noi bastò uno sguardo per volare nella terrazza
Anche con la lampada spenta vedevamo chiaramente le nostre ombre, sedute
al tavolo
tenersi ancora le mani”
“Fra poco arriverà il vento, puntuale a quest’ora, del giorno
porterà l’odore del mare
L’azzurro no
Non riesco a vederlo
la finestra è là in alto le sbarre fitte, serrate
Non ho sedia né scala per affacciarmi
Dalla porta giunge la scodella tiepida e lo sguardo truce dei guardiani
Non entrano colori, no
Ma fra poco arriverà il vento
ad occhi chiusi respirerà l’odore del mare e l’azzurro
uno, due ..eccolo
sono libero”
La potenza del mare, di azzurro il suo vestito e di sale il suo profumo, capace di spezzare anche solo per un po’ le catene di una prigione.
“Seduti all’ombra
sulla panca di pietra
nell’afa del mezzogiorno
una goccia di sudore
piccola
ti scivola piano
dalla tempia al collo
è blu come il mare”
Il mare, l’azzurro e il blu sono figure assai ricorrenti, cullano pensieri e ricordi di un amore nostalgico, di qualcosa che è stato e non c’è più e che ora si confonde con i colori e i profumi della natura.
“Il mare dei tuoi occhi e il sapore dolce dei frutti sulle labbra
Nulla ho voluto lasciare
ho preso tutto con me”
“Rimango seduta per ore e tengo stretto tra le ginocchia il tuo silenzio
ho bisogno di luce
tu lo sai per leggere vivere
scrivere
anche per morire”
Essere lasciati o lasciare andare chi si è amato, è un vuoto difficile da accettare, la luce che aveva illuminato la nostra anima diventa fioca, quasi impercettibile, ci si aggrappa al filo dell’attesa.
“Le poesie sono alberi
puoi ripararti all’ombra
sognare
riposarti un momento
Ricorderai di aver amato
capirai di amare ancora”
Le poesie sono alberi, i loro rami ci abbracciano, sono un riparo dalla luce quando cerchiamo ombra, ci accolgono quando cerchiamo protezione, come l’abbraccio materno.
Lo stile di Giusy Del Vento, profuma di natura, dolce, diretto e accompagnato sempre con i suoi colori e profumi, leggere le sue poesie è davvero un regalo che ciascuno dovrebbe farsi.
Educate la vostra anima alla poesia, leggete una poesia ogni sera, lasciatevi cullare dalle parole che si trasformano in emozioni anche quelle un po’ sopite, è la vera magia della poesia e oggi ne abbiamo davvero bisogno.
Grazie Giusy, forse le poesie non hanno bisogno di recensioni solo di essere assorbite come fa una spugna e poi …strizzare tutto quello che c’è dentro.
Buona Lettura
Ilaria Grossi Reviewsrose