Dovevo chiamarmi Irene di Simona Mangiapelo edito Scatole Parlanti

Come si fa a lasciare andar via Nina e Michelangelo?

Quando ho iniziato il nuovo romanzo di Simona Mangiapelo, Dovevo chiamarmi Irene, ho avuto la stessa sensazione che ho provato leggendo di Elisa e questa affezione alle sue storie e ai suoi protagonisti, non mi capitava da tempo.

Mi chiederete perchè?

Perchè Simona Mangiapelo, conferma la sua bravura e la potenza che le pagine del romanzo sono capaci di esternare, ogni volta che aprirete il libro. E’ la storia di Nina e Michelangelo, suo figlio. Due vite che si incrociano e si scontrano come le macchine al luna park. Solo che la vita non è un gioco e le pagine di un diario ritrovato, sono fuoco e fiamme che divampano all’improvviso e bruciano l’anima sensibile, forse troppa di Michelangelo. Nina, doveva chiamarsi Irene, significa pace. La pace che è mancata ad un certo punto ed è scivolata come granelli di sabbia tra le mani.

Nina, così fragile. Nina che voleva essere amata e apprezzata, alla ricerca costante di comlpimenti e attenzioni. Nina che diventa mamma di Michelangelo, per legare a se Tiziano. Nina che sente di non essere amata abbastanza, da Tiziano, da sua madre, dagli amici e si rifugia nelle braccia di Ludovico che è passione e desiderio.

Nina, mi sono più volte chiesta quanto dolore hai provato e come hai sopportato il peso dei sensi di colpa e di una grande bugia, quell’incidente ha cambiato per sempre la vita tua e soprattutto di tuo figlio. Il destino ti ha sfidato ancora, quel destino che non ha voluto che ti chiamassi Irene. E tu, fragile Nina, sei caduta nella trappola di un bugiardo, che non ha saputo amarti davvero.

Quanta forza hai saputo tirare fuori?

Accettare di non essere più Nina per il bene di tuo figlio.

“Siamo sempre altrove, quando la felicità abita la nostra casa. E siamo in grado di capirlo soltanto dopo, quando fa i bagagli e se ne va. Evidente e tangibile nell’assenza, nell’arto mancante che pulsa di dolore. La aspettiamo con gesti eclatanti, senza capire che si annida nelle cose piccole che diamo per definitive e certe”

Con uno stile potente e graffiante, Simona Mangiapelo si conferma una bravissima scrittrice, le sue parole profonde, ben scelte, passionali, taglienti ti entrano sotto pelle e non vanno più via.

Grazie Simona, continua a diffondere bellezza e passione con le tue storie.

Ilaria REVIEWROSE

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